Sigillare bene la carne è fondamentale per trattenere i succhi all’interno. In una casseruola capiente:
Scalda un filo d’olio con una noce di burro.
Rosola l’arrosto su tutti i lati a fuoco medio-alto fino a ottenere una crosticina dorata.
Attenzione a non bucare la carne con la forchetta: usa una pinza o cucchiaio di legno.
4. La cottura lenta e controllata
Una volta rosolato, si passa alla cottura lenta. Il trucco per non farlo diventare stopposo? Poco liquido, ma costante umidità.
Aggiungi:
Un bicchiere di brodo vegetale o acqua calda
Un goccio di vino bianco (lascia evaporare bene)
Aromi come cipolla, sedano, carota
Copri con il coperchio e lascia andare a fuoco basso per 1h–1h30, girandolo ogni tanto e irrorandolo con il fondo di cottura. Se hai una pentola in ghisa o il forno, puoi anche terminare la cottura a 160°C per un’ora, coperto.
5. Il riposo: il passaggio che non puoi saltare
Una volta cotto, non tagliare subito l’arrosto. Lascia riposare la carne per 10-15 minuti avvolta in un foglio di alluminio. Così i succhi si ridistribuiranno e la fetta resterà morbida.
6. Il sughetto perfetto
Frulla le verdure del fondo con un cucchiaio di fondo di cottura per ottenere una salsa cremosa e delicata, da servire sopra l’arrosto. Se preferisci, puoi anche addensare leggermente con un cucchiaino di farina setacciata o un pezzetto di burro.
Consiglio extra: come tagliarlo
Usa un coltello ben affilato e taglia l’arrosto in fette sottili, meglio se leggermente oblique. Questo aiuta a mantenerne la tenerezza al palato.
Il segreto dell’arrosto di vitello perfetto non è solo nella ricetta, ma nella cura dei dettagli: il taglio giusto, una rosolatura attenta, una cottura lenta e un buon riposo finale. Il risultato? Una carne morbida, mai asciutta, con un gusto delicato ma avvolgente. Proprio come lo faceva la nonna.